È da poco nelle migliori librerie di tutta Italia il nuovo libro della psicologa e psicoterapeuta Maria Beatrice Toro “OLTRE LA PANDEMIA – Come superare (bene) ansia, rabbia e stress” co-edito da Morellini Editore e Pulsa Editore: un pratico manuale self-help che vuole rispondere alla crescente richiesta di aiuto da parte tutti coloro sentono la necessità di gestire quel caleidoscopio di emozioni che la pandemia – e tutto ciò ad essa collegato – ha fatto emergere.
Secondo i dati diffusi in ottobre dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, il 60% della popolazione europea presenta segni della pandemic fatigue, il logoramento psichico da pandemia.
In questo libro viene spiegato cos’è, come riconoscerlo, come affrontarlo efficacemente e come prevenirne l’insorgere, evitando di esserne sopraffatti, con consapevolezza, saggezza e gentilezza verso se stessi.
Oltre la pandemia: un vademecum per vivere meglio
Secondo la Dott.ssa Toro, una delle chiavi vincenti per affrontare la situazione è usare la razionalità, ovvero, anzitutto, acquisire delle competenze reali da fonti affidabili su cosa sta succedendo. Il secondo pilastro della resilienza è l’acquisizione di validi strumenti di autoregolazione emotiva, dalle tecniche di respiro lento al recupero di un senso di padronanza di se stessi. E poi ci sono la creatività, la capacità di perdonare, l’abilità di costruire nuove relazioni con le persone che ci sono vicine, a partire da chi ci abita accanto. Uscire a piedi ci consente di riappropriarci del luogo in cui viviamo e di restare connessi con gli altri.
Al di fuori delle situazioni più gravi, per le quali è consigliabile l’intervento di un medico specialista o psicologo, sono diversi gli strumenti di self help basati sulla psicologia positiva che possono venirci in aiuto. Si tratta di un approccio basato sulla fiducia nella fondamentale capacità di evolvere di ogni essere umano: questa visione della psiche ha mostrato che spesso sono proprio le situazioni di crisi a far emergere risorse interne che non si sapeva di possedere, o a sviluppare meglio i propri punti di forza. E lo possiamo fare adesso: il Natale è un’opportunità, ma rischia di diventare deprimente se si è troppo ossessionati da ciò che non si potrà fare. Preferibile concentrarsi su ciò che c’è: anche sulle relazioni di prossimità, usando la gentilezza verso persone che abitano accanto a noi e che magari nemmeno conoscevamo prima del lockdown.
Dal libro OLTRE LA PANDEMIA segue qui un breve vademecum per vivere meglio e ridurreil logoramento:
- Stabilire una routine: mantenere i ritmi biologici durante la pandemia protegge da alterazioni dell’umore e stati di ansia. Dunque svegliarsi a orari fissi, mangiare regolarmente, fare esercizio, vestirsi e mantenere la cura del proprio aspetto quando si resta a casa.
- Accogliere il proprio disagio, accettare le proprie emozioni difficili e adottare un dialogo interno positivo: “Altre volte ho pensato di non riuscire e invece ce l’ho fatta”, “Non sono il solo ad avere problemi”, “Sono più forte di quello che penso”
- Usare la musica: offre uno stimolo distraente e distoglie dai pensieri negativi.
- Dialogare con chi la pensa diversamente da noi o si comporta in modi che non condividiamo: dobbiamo riscoprire il valore del perdono. Attenzione specialmente a bambini e adolescenti, che sono stati duramente colpiti e manifestano tante regressioni. Non è il momento di essere punitivi.
- Confidarsi con gli altri. Parlare con qualcuno di cui ci si fida, che riesce a mantenere un atteggiamento positivo e confidati senza vergogna, pensando che non giudicherà, ma, piuttosto, che può davvero aiutare e probabilmente desidera farlo.
- Coltivare i propri interessi. Che si tratti di lettura, serie tv, giardinaggio o attività sportiva è importante che non abbandonare i momenti di ricarica personale. Per chi ha un animale domestico: è importante non smettere di prendersene cura e passare del tempo di qualità con lui.
- Imparare le tecniche per l’autoregolazione: uno dei più validi strumenti per sostenere l’autoregolazione emotiva, motore ultimo della pandemic fatigue, è la mindfulness, una pratica di meditazione laica con dimostrata efficacia sperimentale per una vasta serie di problematiche da stress. Non è una tecnica di rilassamento, ma un modo per recuperare presenza a noi stessi.
Per approfondire: